Medieval 2 Total War
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La vera storia di WILLIAM WALLACE

Ultimo Aggiornamento: 19/07/2008 21:08
29/10/2006 23:33
 
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Nato tra il 1272 e il 1276 a Elderslie nell'Ayrshire, era figlio cadetto di una famiglia nobile scozzese. Dopo la morte del padre in una schermaglia di confine del 1291, il giovane Wallace, anche per motivi di vendetta, si pose a capo di movimenti di guerriglia allo scopo di liberare dalla presenza inglese il nord della Scozia. Per un periodo le sue tracce si perdono, e si pensa abbia intrapreso viaggi in Europa sotto la protezione dello zio. Compì studi nel campo della teologia. Tornato attorno al 1296 alla ribalta, riprese la lotta con rinnovato vigore, scacciando le guarnigioni di molte città e uccidendo in duello Sir William Helserigh, lo sceriffo di Lanarch, vendicando la morte della sua amante Marion Braidfute di Lamington, giustiziata per suo ordine. In risposta a queste azioni Edoardo I compì rappresaglie in tutto il paese, uccidendo molti nobili scozzzesi, incluso lo zio di Wallace, Sir Ronald Craford. Per vendicarlo Wallace sterminò l'intera guarnigione dell'Ayrshire, circondandone il forte e dandolo alla fiamme. Molti dei figli dei nobili morti si unirono alla sua causa, permettendogli di formare una piccola forza autonoma con cui si nascose nella foresta di Selkirk per sfuggire a rappresaglie inglesi. Con l'aumento della sua forza decise di spostarsi verso le Higland, e durante questo spostamento si unirono a lui le forze di Moray, un nobile scozzese, a Stirling, inducendolo a resistere ad eventuali offensive inglesi. Ebbe così luogo la battaglia che fu il primo atto di quella che era diventata ormai guerra aperta, la battaglia di Stirling Bridge. L'undici settembre del 1297 l'esercito scozzese, soverchiato numericamente, inflisse una devastante sconfitta all'esercito inglese. Il ponte di Stirling permetteva il passaggio di pochi uomini alla volta: gli scozzesi ne bloccarono dunque un'estremità e tennero la posizione fin quando circa la metà dell'esercito inglese si trovò su di esso. Allora Wallace diede l'ordine di tagliarlo ed il ponte cedette, rovesciando molti uomini in armatura pesante nel fiume. I più leggermente armati guerrieri scozzesi guadarono il fiume appoggiati dalla cavalleria pesante scozzese e massacrarono il resto dell'armata inglese, scacciando anche l'ultimo soldato dal suolo scozzese. Hugh Cressingham, tesoriere della corona britannica perse la vita, e la sua pelle servì da materiale per una cinta usata da Wallace come trofeo. Dopo questa battaglia Wallace fu creato cavaliere e nominato lord protettore di Scozia. Intraprese quindi azioni dimostrative nel nord dell'Inghilterra a scopo intimidatorio. Gli inglesi invasero nuovamente la Scozia, ma gli intendenti prepararono male le derrate per la spedizione, lasciando presto i soldati in preda alla fame. Wallace, informato su tali avvenimenti decise di sottrarsi allo scontro, fin quando una spia ne rivelò la posizione ad Edoardo. Fu in queste circostanze che si verificò la battaglia di Falkirk, il primo di Aprile del 1298. Stavolta la cavalleria scozzese, comandata da nobili che avevano contrattato il perdono con Edoardo, si ritirò, lasciando la fanteria scozzese alla sbaraglio. Gli arcieri furono immediatamente massacrati da ripetute cariche di cavalleria, mentre gli uomini fedeli a Wallace si raggrupparono in 4 poderosi schiltron, sotto il fuoco degli archi lunghi inglesi. Resistettero a lungo, imponendo ingenti perdite alla fanteria nemica, ma alla fine cominciarono a comparire varchi nella formazione, in cui i nemici poterono far breccia. Wallace riuscì a fuggire, ma il suo prestigio ne venne intaccato. Intraprese successivamente un viaggio diplomatico in Francia persuadendo Filippo IV a parteggiare per la causa scozzese, e partecipò ad alcune battaglie sul suolo francese contro gli Inglesi. Si recò nuovamente a Roma per tornare in Scozia nel 1304, quando subì un agguato a cui scampò miracolosamente, rendendosi poi conto di non poter contare nemmeno più sui suoi uomini tra cui si annidavano spie. Il 5 agosto 1305 fu infine tradito da John de Menteith, nobile scozzese favorevole ad Edoardo, e portato a Londra; processato il 23 Agosto, rispose alle accuse di tradimento dichiarando di non essere mai stato suddito di Edoardo, ma di Giovanni Balliol, legittimo re. Fu quindi trascinato da cavalli sino al mercato di Smithfield, dove fu impiccato ma non fino alla morte, castrato ed eviscerato. Il suo corpo diviso in quattro parti fu esposto ai quattro angoli del regno e la sua testa posta su una picca a London Bridge, insieme a quella del fratello Jhon e di alcuni sostenitori. Sul luogo dell'esecuzione sorge oggi una targa commemorativa, dove spesso compaiono ancora fiori.

[Modificato da =Hegemon= 29/10/2006 23.37]





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Di coloro che morirono alle Termopili
la sorte è gloriosa, bello il destino,
e un altare è la tomba, al posto dei gemiti il ricordo, e il compianto è lode.

Una tale veste funebre la ruggine
non oscurerà, o il tempo che tutto doma.
Questo sacro recinto d'eroi scelse ad abitare con sè
la gloria della Grecia. Testimone è Leonida,
il re di Sparta, che un grande ornamento di valore ha lasciato,
e una fame perenne.

O' xeìn, angèllein lakedaimonìois òti tède
keìmeta, toìs keìnon rèmasi peitòmenoi

Simonide di Ceo

30/10/2006 00:05
 
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Le leggende,spesso terrorizzano l'uomo più della realtà e lo inducono a dare corpo ai suoi incubi. Il 18 marzo 1286, seguendo una leggenda,veniva atteso da molti scozzesi come il giorno del giudizio. E proprio quel giorno, nel trentaseiesimo anno del regno di Alessandro III della dinastia dei Canmore il sovrano decise di tenere Consiglio nel castello di Edimburgo. La sera tutti banchettarono e bevvero abbondantemente; poi Alessandro decise che non poteva rinunciare, in quella notte di tempesta, alla giovane moglie francese Iolanda di Dreux, sposata solo cinque mesi prima. La donna dormiva a Kingorn, a 22 miglia da Edimburgo. Alessandro, che aveva 44 anni, un fisico vigoroso e il sangue riscaldato dal vino, fece sellare un cavallo e partì in piena notte con 5 scudieri. Doveva attraversare un fiordo profondissimo, il Firth of Forth: prese il traghetto a Dalmeny, e una volta sbarcato cavalcò ancora impaziente, sfuggendo alla vista dei compagni. Nessuno vide quel che avvenne quella notte: il re cadde da una scogliera e fu trovato la mattina dopo con il collo spezzato. La Scozia è senza sovrano e gli inglesi impongono la loro tutela.....questi gli antefatti
30/10/2006 00:17
 
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grazias valentino, sono certamente utili al fine di capire la dinamica dell'assoggettamento della Scozia all'Inghilterra. Visto che hai introdotto il discorso mi spingi a continuare (oddio domani ho scuola... ). Edoardo I dopo la morte di Alessandro senza eredi e la scomparsa di sua figlia Mary in un disastro navale (ne aveva comunque ottenuto la mano a favore del figlio, futuro Edoardo II) impose un re fantoccio, Giovanni di Balliol, allo scopo di manipolarlo e tenere così le redini del paese. Ma Giovanni nn era poi così imbelle quanto Edoardo credeva, e sfidò il potere del sovrano inglese. Seguirono le sconfitta scozzese a Dunbar e l'asporto della Stone of Destiny, la roccia sotto la quale erano incoronati i re scozzesi, che venne portata a Londra. Edoardo I assunse quindi personalmente il controllo della Scozia.

[Modificato da =Hegemon= 30/10/2006 0.18]





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la sorte è gloriosa, bello il destino,
e un altare è la tomba, al posto dei gemiti il ricordo, e il compianto è lode.

Una tale veste funebre la ruggine
non oscurerà, o il tempo che tutto doma.
Questo sacro recinto d'eroi scelse ad abitare con sè
la gloria della Grecia. Testimone è Leonida,
il re di Sparta, che un grande ornamento di valore ha lasciato,
e una fame perenne.

O' xeìn, angèllein lakedaimonìois òti tède
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Simonide di Ceo

30/10/2006 00:27
 
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Grande uomo davvero.

Sono stato ad Edimburgo e ho persino toccato la sua statua. Emozionante ! [SM=x1140561]




"Aspetta ! Gli uomini su quella barca chi sono ?!"

"Normanni ! Venitemi tutti dietro e fate silenzio !"

"Perchè ? Sono pericolosi ?"

"Dipende ! Forse ci lasceranno stare, o forse ci ammazzeranno tutti !"

Il 13° Guerriero

"Italiano del cazzo, puzza d'aglio, terrone sfollato, pizzaiolo, mangiaspaghetti, Vic Damone, Perry Como, Luciano Pavarotti, O sole mio, coglione e neppure sai cantare !"

"i meridionali infatti seguitano a vivere in quartieri diversi dai padani, frequentano posti diversi e fanno lavori diversi. ovvero non si sono mai mischiati con i padani, salvo rare eccezioni.
NOI NON FAREMO LO STESSO SBAGLI DEI NOSTRI AVI di allearci con roma."


Anonimo leghista di youtube

Risposta : "Guarda che la gente scopa a differenza tua."





30/10/2006 00:33
 
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[SM=x1140419] Davvero quello fu il giorno del giudizio, per lui e per la Scozia. L unica erede al trono era una nipote, Margherita di Norvegia,bambina di tre anni malaticcia, nata dal matrimonio tra la figlia di Alessandro, Margaret(morta qualche anno prima)ed Erik II di Norvegia. La signora di Norvegia come veniva chiamata la piccola Margherita, era gia stata accettata dai baroni nel 1284. La Scozia era dunque senza guida data la tenera età dell erede al trono -continua-
30/10/2006 13:50
 
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Si nominarono 6 custodes, non tanto "reggenti" quanto "tutori di pace", in grado di gestire il difficile momento di transizione. Fra loro c erano il signore di Annandale, Robert Bruce, e suo figlio Robert, Jonh Balliol, signore di Galloway, James the steward e il vescovo di Glasgow Robert Wischart. I custodes instaurarono una specie di "comunità del regno" sorta di democrazia, se il termine non fosse eccessivo, visto che ne facevano parte solo il clero e la nobiltà.
I custodes nel 1290 stipularono il trattato di Birgham-Northampton, che prevedeva il matrimonio tra l' infante Margherita e Edoardo di Carnarvon, figlio di Edoardo I il plantageneto, re d' Inghilterra. L' alleanza non dispiaceva al sovrano inglese, le cui mire espansionistiche non erano una novità, ma Margherita morì proprio in quello stesso 1290. La linea maestra per la successione era spezzata, all orizzonte si profilava il pericolo di una sanguinosa guerra civile. Edoardo era convinto di avere dei diritti su tutta l isola. -continua-
30/10/2006 13:56
 
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un grande uomo , magari se prima o poi andrò a edinburgo non esiterò a visitare la sua statua


30/10/2006 17:41
 
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Tra gli scozzesi si fecero avanti 14 pretendenti, fra qusti spiccavano Robert Bruce e Jhon Balliol, per evitare la guerra Edoardo fu invitato a fare da arbitro. La corte si riun1 nel 1291; Bruce e Balliol controllavano 40 membri ciascuno, gli altri 24 erano nelle mani di Edoardo, il re riaffermò i suoi diritti sulla Scozia e molti pretendenti gli giurarono fedeltà. Nel 1292 la corte dichiarò re Balliol, personaggiosfuggente, la cui virtù più grande a qnto pare, era l' amicizia con il vescovo di Dhurham, Antony Bek, amico intimo e bellicoso di Edoardo I. Balliol fù costretto con la violenza a giurare fedeltà al Plantageneto. Ma le pretese di Edoardo resero più inquieta la nobiltà scozzese. Nel 1294 Edoardo entrò in guerra con Filippo IV di Frncia, ma il re non fece in tempo a partire, i gallesi in rivolta lo bloccarono sull isola. Quando Edoardo ordinò a Balliol e a molti nobili scozzesi (tra cui Jemes the Steward e il vecchio Bruce di 84 anni)di raggiungerlo a Portsmouth per imbarcarsi non solo si rifiutarono, ma l anno seguente passarono all offensiva stipulando un alleanza con la Frncia, il ruolo di Balliol in qsta circostanza non è chiaro, un cronista dell epoca lo definisce " un agnello fra i lupi".Ma per la Scozia era la guerra contro gli inglesi
30/10/2006 20:43
 
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Fante
grandissima storia [SM=g27960]
Se incontri un Buddha, uccidilo;
se incontri un tuo antenato uccidilo.
Non avere legami,
non essere schiavo di nessuno,
vivi semplicemente per la tua vita

"Better to reign in Hell, than serve in Heav'n."

John Milton,Paradise Lost

Amiamo il bello ma con compostezza,ci dedichiamo al sapere ma senza debolezza,adoperiamo la ricchezza più per la possibilità di agire che ci offre,che per sciocco vanto di discorsi...Tutta la nostra città è la scuola della Grecia e mi sembra che ciascun uomo della nostra gente volga individualmente la propria indipendente personalità ad ogni genere di occupazioni e con la più grande versatilità,ma accompagnata dal decoro...Noi saremo ammirati dagli uomini di ora e dei posteri,senza bisogno di un Omero.

Pericle durante la commemorazione dei caduti ateniesi del primo anno della guerra del Peloponneso


30/10/2006 21:48
 
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: I bruce restarono a guardare, fermi al giuramento fatto 3 anni prima alla corona inglese: essi speravano, prima o poi di sostituirsi a Balliol, una speranza certo alimentata da Edoardo. IL 1295 fu un anno di grande confusione e vuoto di potere.: un esercito scozzese dilagò nel Northumberland, saccheggiandolo. Edoardo rispose invadendo la Scozia e devastando per 2 giorni la citta di Berwick, massacrandone gli abitanti. Sconfisse infine gli scozzesi a Dumbar, ponendo termine a ogni resistenza organizzata. John Balliol si arrese e fù portato alla Torre di Londra. Edoardo si impadronì della pietra sacra di Scone, sulla quale venivano incoronati i re scozzesi e a Berwick ricevette l' omaggio di almeno 2000 proprietari terrieri scozzesi. Non tutti però gli giurarono fedeltà: non c' era per esempio un certo Malkolm Wallace, signore di Elderslie, Nel settembre del 1296 Edoardo poteva lasciare il paese e rientrare in Inghilterra per fronteggiare la guerra con la Francia. Al di là della sua arroganza e crudeltà, non si può non ammirare l' energia con la quale quell' uomo, ormai anziano, affrontava i nemici. Passando il confine esclamò "Bon besoiogne fait qy de merde se delivrer". Poi, rivolto al giovane Bruce, che una volta destituito Balliol chiedeva timidamente notizie sulla sua investitura-aggiunse:"Credete che non abbia altro da fare che conquistare regni per voi?". Nel 1296 la Scozia era in ginocchio. Edoardo non poteva temere i baroni allo sbando (molti gli erano fedeli) o qualche scaramuccia e ribelione isolata. Ma nel maggio del 1297 venne ucciso lo sceriffo di Lanark, Sir William Helserig. Un delitto particolarmente efferato colpiva per la prima volta un alto ufficiale inglese, rappresentante del re: Helserig fu passato a fil di spada e fatto a pezzi. L"assasino" era il fratello del signore di Elderslie:si chiamava William Wallace. -continua-
31/10/2006 20:01
 
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Nel 1296 Wallace aveva circa 30 anni, ed era una specie di studente di teologia, Era nato verso il 1267 a un miglio da Paisley, nel Renfrewshire, secondogenito di sir Malcolm Wallace, proprietario terriero e subvassallo degli Steward, ucciso in uno scontro con gli inglesi dopo che, nel 1291, aveva rifiutato di giurare fedeltà a Edoardo. William non venne educato in modo particolarmente raffinato, ma sembra frequentasse l' abbazia benedettina di Pasley, e che imparasse il latino e il francese. Un certo ruolo nella sua formazione, ebbe lo zio prete di Dunipace, vicino a Dundee. Fino al 1297, quando esce dall'anonimato, sappiamo ben poco della sua vita:L'unico biografo quasi contemporaneo è John of Fordun, morto circa 80 anni dopo l'esecuzione di Wallace. La sua opera dovette attingere a fonti oggi scomparse e fu proseguita da Andrew of Wyntoun, autore verso il 1420 circa di una cronaca, e da Walter Bower, il cui "Scotichronicon" è più tardo di altri 20 anni. Circa 30 dopo Bower(1470)è infine la volta di Blind Harry(Enrico il Menestrello): i suoi scritti ebbero un fortissimo impatto sull'immaginario popolare, ma sono nettamente antiinglesi e storicamente poco attendibili.
Cosa smosse Wallace dalla sua vita pacifica, trasformandolo in una specie di macchina da guerra? Uccise lo sceriffo di Lanark in quanto simbolo di un potere odiato o perchè questi aveva ucciso l'amata Marion Braidfute, ereditiera di Lamington? Questa la versione di Blind Harry, ma l'episodio non è documentato. Certo Wallace si scatenò in seguito a una tragedia personale, legata ai suoi affetti o a qualche ingiustizia subita. Comunque nè lui nè il fratello vengono citati nel documento che elenca gli scozzesi fedeli a Edoardo. Wallace si mise a capo della rivolta raccogliendo molti seguaci; con lui erano molti degli sconfitti di Dumbar. Gli Stewart e Wischart, vescovo di Glasgow,simpatizzanti dei Bruce, gli misero a disposizione uomini, armi e cavalli. Facendo base nei boschi di Selkirk, compì incursioni in diverse aree del paese: assediò Dundee e bruciò un centinaio di navi inglesi ad Aberdeen. Ma evitò di attaccare gli inglesi in campo aperto. Si recò invece al castello di Stirling, la "porta" della Scozia, che controllava il passaggio sul Firth of Forth. I baroni scozzesi non erano troppo disposti a dar battaglia, ma anche gli inglesi cercarono di negoziare:consideravano il ponte oltre il quale Wallace si era attestato una trappola mortale. Wallace però nutriva pochissima fiducia nei compatrioti di sangue blu: fece fallire le trattative e diede battaglia.
Era l'11 settembre 1297. La battaglia di Stirling Bridge si svolse in modo relativamente improvvisato, senza che venissero applicate strategie "classiche". E questo dimostra lo scarso coinvolgimento, nel preparare lo scontro, dei lord scozzesi. L'avanguardia inglese oltrepassò il ponte e venne massacrata, mentre il resto dell'esercito, all'altro capo, assisteva terrorizzato alla carneficina. Solo allora i baroni scozzesi intervennero aggredendo i superstiti e le salmerie.
Il che non diminuisce i meriti di Wallace e dell'amico Andrew Murray, che fu ferito a morte. A Stirling Wallace si impose come un grande leader militare capace di un'impresa difficilissima per un uomo"impreparato"per censo, sangue e cultura a uno scontro frontale con l'esercito inglese. Ma Wallace sapeva come motivare gli uomini e come muovere grandi masse di fanteria: dopo Stirling conquistò Dundee, Roxburgh ed Edimburgo, anche se in quest'ultima città il castello non cadde. Le qualità militari si accompagnavano in Wallace a una non comune tenacia politica:chiese aiuto al papa e al re Haakon di Norvegia, scrisse a Lubecca e ad Amburgo dicendo che i commerci,soprattutto di lana scozzese, potevano essere ripresi"perchè il regno di Scozia, grazie a Dio, è stato sottratto con la guerra agli inglesi". Il suo progetto più ambizioso, però, era rimettere sul trono John Balliol. E ciò spiega, nei suoi confronti, le ambiguità del giovane Robert Bruce. Nondimeno quell'anno Bruce si unì a Wallace, per poi abbandonarlo pochi mesi dopo, ritornando ad allearsi con Edoardo. Per Wallace è il momento della gloria: nel 1298 viene nominato cavaliere, alto onore riservato a pochi, ed eletto governatore di Scozia. Al trono non pensa:mettersi totalmente a capo del regno, ignorando la legittimità dinastica, avrebbe significato, politicamente, trasformare la Scozia in una facile preda per gli inglesi. Wallace si accontentò di una sorta di reggenza.Con molto pragmatismo, rinserrò le file del clero e della nobiltà, e molti documenti testimoniano con quanta accuratezza giustificasse le sue azioni nel nome del re e della "comunità del regno". I nemici non poterono accusarlo di voler imporre una dittatura personale.
La vittoria scozzese, intanto, aveva obbligato Edoardo a lasciare le Fiandre:il 14 marzo 1298 rientrò in inghilterra per invadere la Scozia con una poderosa armata, saccheggiando città e campagne.
01/11/2006 23:30
 
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Il 22 luglio, giorno di santa Maria Maddalena, gli eserciti si fronteggiarono a Falkirk, non lontano da Stirling, Gli scozzesi godevano di una posizione meno favorevole che a Stirling Bridge, ma avevano il vantaggio di un esercito inglese scosso dalla ribellione del contingente gallese, che dormì separato dal grosso dell'armata, minacciando di passare agli avversari. Questa volta, però gli inglesi potevano contare su una guida eccezionale: re Edoardo. Il Plantageneto rispose ai gallesi a suo modo, bluffando:"Con l'aiuto di Dio ce la faremo anche senza di voi"
Anche i gallesi, alla fine, diedero battaglia. Wallace si mosse con grande abilità, pur disponendo di un esercito molto meno potente, basato soprattutto sulla fanteria, con un corpo di arcieri della foresta di Selkirk, che non poteva competere con i lunghi archi gallesi o con le balestre dei mercenari genovesi. La cavalleria inglese attaccò, le lance di Wallace sostennero l'urto. La cavalleria scozzese, per quanto più leggera di quella inglese, avrebbe dovuto giocare un ruolo decisivo contro gli arcieri avversari: ma era controllata dai nobili e dopo il primo attacco, presa dal panico o per un tradimento preordinato, fuggì.
Senza protezione, i fanti scozzesi rimasero in balia degli arcieri inglesi. Quando Edoardo richiamò la sua cavalleria, i lanceri di Wallace rimasero, impotenti, ad attendere la micidiale pioggia di dardi. Non fuggirono, in un estremo atto di fedeltà a Wallace, e morirono quasi tutti"caddero come frutti dell'orto quando sono maturi"scrisse un cronista inglese"e i loro corpi coprirono la terra come neve d'inverno". La Scozia era di nuovo un territorio inglese.
Dopo Falkirk, la resistenza antiinglese tornò nelle mani dei nobili. La stella di Wallace declinò e sorse quella di Robert Bruce. Nel 1299 Bruce divenne "reggente" di Scozia, insieme a un altro proprietario teriero, Jhon Comyn, e all'arcivescovo William Lamberton. Bonifacio VIII, che nel 1298 aveva scritto a Edoardo chiedendo di rilasciare Jhon Balliol e di cessare gli attacchi contro gli scozzesi inviò un'altra e più dura missiva(Scimus Fili) a Edoardo, condannando l'invasione inglese. Ma il papa, capo spirituale della cristianità, era per i paesi cattolici un pò come le Nazioni Unite oggi. E come l'ONU non fù in grado di farsi ascoltare.
Wallace si dimise da governatore e riprese le sue azioni di guerriglia, facendo base nella foresta di Selkirk. Edoardo gli propose una resa onorevole. Wallace la respinse, così come respinse ogni accordo con i magnati che l'avevano tradito a Falkirk. Il rifiuto di entrare nei giochi di potere segnò la sua condanna. Si sa che lasciò l'isola per qualche tempo e viaggiò in Norvegia, Francia e a Roma. La tradizione lo vuole alla corte di Filippo il Bello:in una lettera del re di Francia del 7 novembre 1300, si parla del "beneamato William le Walois,cavaliere di Scozia". E il nome Wallace deriverebbe da wallensis, "del Galles".
I baroni scozzesi continuarono a dividersi in fazioni, frustrando le aspirazioni di indipendenza del paese. Il vescovo Lamberton, stretto un patto con i Bruce, fece numerosi viaggi diplomatici, per porre fine ai disastri della guerra, che aveva provocato distruzioni, carestie, povertà. Bruce, per qualche tempo, passò addirittura al fianco di Edoardo. Dopo la sconfitta di Courtrai del 1302, gli scozzesi persero anche l'alleato francese. La città di Stirling capitolò il 20 luglio 1304, dopo 3 mesi d'assedio. Wallace,sempre piu solo, respinse l'ennesima offerta di pace di Edoardo, manca solo l'epilogo.
02/11/2006 23:32
 
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Quando gli inglesi misero una taglia sulla sua testa , Wallace era ormai una leggenda.Fu catturato il 3 agosto 1305, a Glasgow, o nelle immediate vicinanze. Il traditore pare fosse un certo Menteith, al servizio di Edoardo e poi, nel 1309, di Bruce. Ancora una volta il ruolo del futuro re scozzese è controverso. Di certo per l'avversario di Balliol-il re in carica, anche se prigioniero- Wallace era una figura imbarazzante:l'eroe rappresentava l'irriducibile resistenza armata, mentre Edoardo aveva offerto ai baroni una pace onorevole, Bruce aspirava da anni al potere:la loro indifferenza
per il destino di Wallace(l'unico davvero disinteressato:il solo titolo che si concesse fu "il Conquistatore"), fu quella di molti altri nobili scozzesi sotto il tallone dell'Inghilterra.
Wallace venne portato a Londra e trascinato in giudizio. Sul suo capo fu posta un'umiliante corona di alloro, che alludeva al suo-inesistente-desiderio di diventare re. Accusato di tradimento rispose di non aver mai giurato fedeltà al re:Edoardo non aveva digerito nè l'alleanza con la Francia nè l'esibizione di insegne in battaglia-prerogativa riservata al sovrano-nè il fatto che nel 1296 Wallace non si era arreso.
Wallace aveva combattuto lealmente:finchè potè controllare i suoi uomini proibì i massacri indiscriminati, difese le donne, le chiese e il clero, anche in Inghilterra. Gli storici concordano su un episodio:nell'abbazia di Hexman, nel Northumberland, fece impiccare alcuni dei suoi che si erano macchiati di sacrilegio.Poi fece celebrare la messa, perchè si dice che fosse uomo di profonda fede religiosa. Naturalmente non era privo di difetti:in violenza e brutalità fu uomo del suo tempo. Di lui non resta alcun ritratto, ma nel suo pianto a Westminster per dire che non era un traditore, possiamo scorgerlo molto più chiaramente che in qualsiasi quadro.
Definire processo quello che si svolse nella Westminster hall il 23 agosto, giorno del suo martirio, è eccessivo. Wallace fu trattato come un fuorilegge[SM=x1140563]n potè difendersi da una lunghissima lista di accuse:assassini,incendi,sacrilegi,anche se per impiccarlosarebbe bastata l'uccisione di Helserig.Non ci furono nè giuria nè testimoni. Dopo la sentenza venne legato a un graticcio, avvolto in una pelle di bue(per non essere ferito a morte prima del dovuto), e trascinato dai cavalli per oltre 4 miglia verso il patibolo di Smithfield. Qui venne appeso, smembrato e mutilato mentre era ancora vivo. Poi-punizione riservata ai sacrileghi-cuore,fegato e polmoni vennero gettati nel fuoco.Infine decapitato. Era la sorte che toccava ai traditori, ma Edoardo non aveva ancora finito. La testa di Wallace fu infilzata a un palo e issata sul ponte di Londra. Il corpo fu diviso in 4 parti, inviate a ogni angolo del regno:una a Newcastle, una a Berwick, una a Perth e l'ultima a Stirling o ad Aberdeen. Ma l'uomo che venne macellato a Londra, solo, fra le risate della plebaglia, era ormai un simbolo: un" sovversivo" che aveva rifiutato ogni compromesso, mettendo a nudo gli interessi dei nobili. Forse un idealista sognatore:"Speranza" era il motto di Wallace. Dopo la sua morte un santo eremita inglese vide in sogno centinaia di anime liberate dal purgatorio rendere omaggio a Wallace davanti alle porte del cielo, mentre una processione di angeli lo portava trionfalmente in paradiso.
Edoardo I morì il 7 luglio 1307. L'anno prima Bruce era stato eletto governatore con Jhon Comyn. Bruce lo uccise, e 6 mesi dopo venne eletto re di Scozia con il nome di Roberto I. Il 24 giugno 1314 re Roberto sconfiggeva gli inglesi a Bannockburn. Fu una vittoria cruciale. Con il trattato di Edimburgo del 1328 il re inglese Edoardo III avrebbe rinunciato per sempre a ogni pretesa sulla Scozia.

STORIA E DOSSIER ANNO XI-N.103-MARZO 1996
Si vedano in inglese, A.Fischer:William Wallace,John Donald, Publ. Edimburgo1986, e in italiano,R. Wallace,Braveheart-Cuore impavido,Sperling & Kupfer,Milano1995
03/11/2006 11:41
 
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Non avrei mai immaginato tali torture per william...la cosa che mi stupisce poi è che la plebe ci rideva anche ! ma che infamia [SM=g27974]


03/11/2006 14:04
 
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lo ritengo assolutamente normale per l'epoca, Wallace come Gesù [SM=g27965] , tommaso Moro, Giordano Bruno, la pulzella d'Orleans, Savanarola e chissà quanti altri subirono il martirio con il contorno della plebe schiamazzante, era l'uso dei tempi che non riservavano certo molti diversivi a chi aveva il problema di mettere assieme il pranzo con la cena. [SM=x1140440] Una bella esecuzione assecondava l'indole sbrigativa e ferina di uomini lontanissimi da noi e che per questo non mi sento in grado di giudicare.
ola
17/11/2006 18:57
 
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tanta gloria e qualche errore
In braveheart le scene di battaglia sono un capolavoro di azione, per cui hanno lavorato 480 artigiani, se il pubblico applaude, gli storici e la critica non sono del tutto soddisfatti, il film dicono i primi, si concedeun pò troppe libertà, i costumi per esempio:Sophie Marceau indossauno splendido strascico di 6 metri impreziosito di perle e i guerrieri indossano kilt che a quell epoca non potevano esistere, al centro delle critiche è Charley Knode, già costumista di Blade Runner, che afferma di essersi ispirato ai bassorilievi e alle pietre tombali del 200, ma i kilt dei guerrieri scozzesi, a parere degli storici sono un falso. Il gonnellino vero e proprio , si legge in l'invenzione della tradizione a cura di Eric Hobsbawm e Terence Ranger fu inventato da un quacchero inglese, per gli operai della sua fornace nel 1727, il costume degli highlanders, invece era una camicia e una coperta di lana stretta in vita da una cintura, solo i capi clan portavano i calzoni, oltre la coperta drappeggiata. Bruce trasse sicuramente giovamento dalle battaglie combattute da Wallace, ma non può essere considerato il suo vendicatore, un altra libertà storica, oltre ai discutibili ordini impartiti durante le battaglie, è la morte di Edoardo avvenuta, nella realtà storica, 2 anni dopo la morte di Wallace, detto questo non vuol dire che il film non sia bello, anzi di più, ma non è sicuramente da considerare del tutto attendibile, anche se questa ultima considerazione è forse superflua visto che probabilmente lo sapete già.
ola


VERBA VOLANT SCRIPTA MANENT

il fù ilvalentino
13/06/2007 15:55
 
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un'altra cosa:
stirling fu combattuta su un ponte, nel film la combattono su una grande prateria [SM=g27983]
14/06/2007 03:15
 
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Re: tanta gloria e qualche errore

Scritto da: Fulcherio 17/11/2006 18.57
In braveheart le scene di battaglia sono un capolavoro di azione, per cui hanno lavorato 480 artigiani, se il pubblico applaude, gli storici e la critica non sono del tutto soddisfatti, il film dicono i primi, si concedeun pò troppe libertà, i costumi per esempio:Sophie Marceau indossauno splendido strascico di 6 metri impreziosito di perle e i guerrieri indossano kilt che a quell epoca non potevano esistere, al centro delle critiche è Charley Knode, già costumista di Blade Runner, che afferma di essersi ispirato ai bassorilievi e alle pietre tombali del 200, ma i kilt dei guerrieri scozzesi, a parere degli storici sono un falso. Il gonnellino vero e proprio , si legge in l'invenzione della tradizione a cura di Eric Hobsbawm e Terence Ranger fu inventato da un quacchero inglese, per gli operai della sua fornace nel 1727, il costume degli highlanders, invece era una camicia e una coperta di lana stretta in vita da una cintura, solo i capi clan portavano i calzoni, oltre la coperta drappeggiata. Bruce trasse sicuramente giovamento dalle battaglie combattute da Wallace, ma non può essere considerato il suo vendicatore, un altra libertà storica, oltre ai discutibili ordini impartiti durante le battaglie, è la morte di Edoardo avvenuta, nella realtà storica, 2 anni dopo la morte di Wallace, detto questo non vuol dire che il film non sia bello, anzi di più, ma non è sicuramente da considerare del tutto attendibile, anche se questa ultima considerazione è forse superflua visto che probabilmente lo sapete già.
ola


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il fù ilvalentino



E infatti i guerrieri di Wallace non indossano il Kilt, ma il PHILBERG : una lunga veste scozzese con gonnella da cui il suddetto quacchero si ispirò per creare il kilt, null'altro che un' interpretazione "light".

Da questo punto di vista il film è piuttosto verosimile, ci ho portato anche l'esame di Antropologia culturale.

Cosa realmente indossassero i capiclan non ci è dato sapere, è possibile che adoperassero pantaloni come i progenitori celti o si concedessero anche loro l'agevolezza del philberg; indumento che a detta delle fonti era diffuso da tempo immemore tra le highlands e considerato il piu' adatto, letteralmente, a "saltellare" per gli altopiani scoscesi della Scozia.




"Aspetta ! Gli uomini su quella barca chi sono ?!"

"Normanni ! Venitemi tutti dietro e fate silenzio !"

"Perchè ? Sono pericolosi ?"

"Dipende ! Forse ci lasceranno stare, o forse ci ammazzeranno tutti !"

Il 13° Guerriero

"Italiano del cazzo, puzza d'aglio, terrone sfollato, pizzaiolo, mangiaspaghetti, Vic Damone, Perry Como, Luciano Pavarotti, O sole mio, coglione e neppure sai cantare !"

"i meridionali infatti seguitano a vivere in quartieri diversi dai padani, frequentano posti diversi e fanno lavori diversi. ovvero non si sono mai mischiati con i padani, salvo rare eccezioni.
NOI NON FAREMO LO STESSO SBAGLI DEI NOSTRI AVI di allearci con roma."


Anonimo leghista di youtube

Risposta : "Guarda che la gente scopa a differenza tua."





14/06/2007 09:31
 
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Re: Re: tanta gloria e qualche errore

Scritto da: + Mather + 14/06/2007 3.15
Cosa realmente indossassero i capiclan non ci è dato sapere, è possibile che adoperassero pantaloni come i progenitori celti o si concedessero anche loro l'agevolezza del philberg; indumento che a detta delle fonti era diffuso da tempo immemore tra le highlands e considerato il piu' adatto, letteralmente, a "saltellare" per gli altopiani scoscesi della Scozia.



te credo, senza mutande cn il fresco k t passa in mezzo alle gambe e una bella guinnes, potrebbe essere questo il mio paradiso [SM=g27964]
14/04/2008 21:55
 
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Templar 019, magari una bella Tennesse più che una bella guinnes( x la precisione)
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