Medieval 2 Total War
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ANCHE NEL MEDIOEVO I KAMIKAZE ISLAMICI

Ultimo Aggiornamento: 13/06/2007 20:29
01/04/2007 19:13
 
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Per oltre un secolo l'ordine degli assassini fu il terribile strumento del fanatismo religioso e politico sciita nel medio oriente.Combattè i crociati e gli "eretici" dell'Islam.
Fu distrutto dai Mongoli nel 1256, ma insegnamenti e metodi durano tuttora [SM=x1140425] .

PREFAZIONE

Gli aviatori giapponesi che nella seconda guerra mondiale si precipitavano con il loro aereo sulle navi sono stati i predecessori di quegli autisti votati al suicidio che su camion carichi di esplosivo fanno strage nelle strade dell'Iraq.
Il paragone con i kamikaze è esatto ma date le particolari circostanze e il fatto che ci troviamo nel Medio oriente e non nell'Estremo Oriente sarebbe piu esatto parlare di un ritorno del potente Ordine degli Assassini il cui Gran Maestro era noto in occidente come il Vecchio della Montagna.
Tutti gli elementi difatti combaciano. Al Vecchio della Montagna basta sostituire il capoccia dei terroristi e ai pugnali avvelenati i camion carichi di esplosivo per poter concludere che la storia si ripete.
Questa terribile setta di uomini votati alla morte venne fondata alla fine dell'XI secolo dall'iraniano Hasan as Sabah che, come i suoi seguaci, era di religione sciita.
Il Gran Maestro dell'Ordine degli Assassini venne soprannominato Vecchio della Montagna dai crociati francesi probabilmente per una traduzione approssimativa della parola araba "Sheik" che può significare sia anziano che capo. Il "della Montagna" deriva dal fatto che il primo e principale quartier generale della setta venne stabilito nella munitissima fortezza di Alamut(il nido dell'avvoltoio) sulle montagne del Khorasan a nordest di Teheran e di cui ancora oggi esistono le rovine.
Anche in seguto i vari Gran Maestri si insediarono nella fortezza di Alamut e in altre fortezze, ma sempre su montagne impervie e difficili da espugnare. Per finire con le etimologie era consuetudine degli assassini drogarsi con l'haschisch per darsi coraggio prima di accingersi a pugnalare gli illustri personaggi prescelti dal Vecchio della Montagna, quasi sempre con la certezza di essere subito dopo uccisi dalle guardie. Per questa loro abitudine erano chiamati in Arabo hashishiyun e da questa parola derivò assassino in italiano e portoghese, assasin in francese e inglese e asesino in spagnolo. La diffusione di questa parola in Europa ci può dare la misura dell'impatto che le gesta degli assassini ebbero sui contemporanei.
La religione sciita ci offre una chiave psicologica(o psicopatologica?) sia degli assassini medievali sia dei loro moderni emuli.
Gli sciiti sono i seguaci di Alì, il marito di Fatima, la figlia di Maometto. Nella lunga e accanita lotta per la successione al trono del profeta, Alì venne assassinato e così pure suo figlio primogenito, Hosein.
Gli sciiti, che ancora dominano in Iran, si considerano i soli autentici e legittimi eredi spirituali di Maometto, ma sono a loro volta considerati eretici e scismatici dai sunniti, cioè dalla maggioranza dei mussulmani sparsi per il mondo. L'essere una minoranza, le tragiche origini storiche e il convincimento di essere stati defraudati di una specie di diritto di primogenitura hanno prodotto nella religione sciita un amaro coktail di rancore, di mania di persecuzione, di fanatismo esasperato, uniti dall'attesa messianica di un ritorno trionfale e vindice di Hosein sulla terra.

mandi
02/04/2007 02:18
 
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assassinii
sbaglio o un covo di questi famigerati assassini era anche nella siria, piu' o meno vicino alle terre conquistate dai crociati?

comunque sta lotta tra sciti e sunniti sarebbe stato bello vederla riproposta anche nel gioco. come dire non si sente tanto l'astio dei turchi verso gli egiziani e viceversa, si perde un po di dettaglio storico insomma. un appiattimento.

credo che gli sciti nel medioevo ebbero comunque un periodo aureo per larghi tratti, sia politicamente che anche culturalmente. forse senza l'intervento dei turchi sarebbero ancora maggioritari non solo in iran.

ciau. [SM=x1140492]
02/04/2007 14:49
 
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Non sbagli, la fortezza di Masyaf, in Siria venne conquistata nel 1141 da dashaykh al jabal, un inviato di Hassan ben Sabbah, il fondatore della setta ismailita, che ne fece una succursale della casa madre.
I fatimidi erano sciiti, benchè la popolazione dell'Egitto fosse sunnita, mentre gli abbassidi di Bhagdad e gli Ayyubidi, il cui fondatore Saladino soppiantò i fatimidi in Egitto, erano sunniti; e già! sarebbe stato possibile, giusto per rendere le cose piu conflittuali, però anche al loro interno gli sciiti presentano diverse correnti di pensiero, Praticamente, facendo un azzardato collegamento, l'erede degli assassini adesso sarebbe l'Aga Khan, si insomma quello delle ville in Sardegna e dei campi da golf generosamente innaffiati dell'Andalusia, sinceramente non c'è lo vedrei a mandar cannaroli dè marijuolana ad assassinare inermi menager [SM=x1140425] .
02/04/2007 15:22
 
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Si ma non capisco questo parallelismo, cosa c'entrano gli hashinshin con i kamikaze ?

Erano abilissimi assassini e guastatori, ma non ci sono casi in cui si sono suicidati per portare a termine la missione.

Secondo me c'è una bella differenza tra il fanatismo assoluto ed il suicidio volontario.

Il concetto di suicidio militare è stato introdotto in medio oriente da terroristi giapponesi (volendo prescindere dal fatto che è una parola giapponese, Kublai Khan insegna) :

"...Il 30 maggio 1972 un commando di tre persone assalta l'aeroporto Lod (oggi Ben Gurion) di Tel Aviv. Sparano all'impazzata contro la folla ed hanno indosso bombe a mano così da esplodere se colpiti dai poliziotti. È la prima volta che un attentato è pianificato senza prevedere una via di fuga per i terroristi: i tre uccidono 24 persone e ne feriscono 76. Mai, in precedenza, dei terroristi si erano imbotti di bombe per lanciarsi contro innocenti. Due attentatori muoiono dilaniati dalle bombe esplose sotto il fuoco delle forze di sicurezza israeliane. Il terzo, ferito, viene arrestato: è giapponese, si chiama Okamoto Kozo e si dichiara membro dell'Esercito Rosso (Sekigun), formazione dell'estrema sinistra giapponese nata l'anno prima in Libano. Okamoto è condannato all'ergastolo, ma nel 1985 è oggetto di scambio di prigionieri tra israeliani e palestinesi e viene accolto in Libano come un eroe. Il governo di Beirut gli concede l'asilo politico, risparmiandogli l'estradizione in Giappone.

Negli anni settanta i militanti di Sekigun addestrano in Libano un'intera generazione di guerriglieri islamici, trasmettendo loro la mistica dell'attacco suicida. Esiste anche un teorico della nuova tecnica terroristica. Si chiama Okudaira Tsuyoshi ed è uno dei due kamikaze morti a Tel Aviv nel 1972. Suo fratello minore, Junzo, nel 1988 compie un attentato contro un circolo sportivo di Napoli frequentato da militari Usa. Ad oggi sono cinque i militanti di Sekigun latitanti in Medio Oriente. In Palestina ci sono vere e proprie scuole. Secondo le notizie della rete BBC, l'organizzazione islamica per il Jihad ha aperto un istituto estivo per martiri. In un resoconto da Gaza, la rete britannica riferisce che gli estremisti islamici insegnano ai ragazzi non solo che è bene uccidere, ma anche che è bene morire. Gli allievi apprendono inoltre che gli attacchi suicidi sono il modo più efficace per colpire Israele. In cambio della vita terrena, gli attentatori-suicidi ottengono un posto in paradiso dove vengono accolti da settanta vergini. "Insegniamo ai nostri ragazzi che le bombe suicide sono l'unica cosa che veramente spaventa gli israeliani". A parlare è Mohammed el Hattab uno dei maestri del corso. "Inoltre spieghiamo loro che abbiamo diritto di fare questo e che dopo l'attacco suicida il martire che l'ha compiuto va al più alto livello del paradiso".

Inoltre i gruppi integralisti reclutano le truppe della morte nelle frange disagiate della popolazione: si chiamano Shahid, sono spesso giovani che vivono in condizioni miserabili cui si promette un futuro glorioso, imparano che a chi muore nel nome di Allah spetteranno cose mai viste. I giovani si sentono quasi onorati a far parte di tali organizzazioni. Dalla povertà e dall'anonimato vengono catapultati -nella loro ottica plagiata- in qualcosa di grande.





"Aspetta ! Gli uomini su quella barca chi sono ?!"

"Normanni ! Venitemi tutti dietro e fate silenzio !"

"Perchè ? Sono pericolosi ?"

"Dipende ! Forse ci lasceranno stare, o forse ci ammazzeranno tutti !"

Il 13° Guerriero

"Italiano del cazzo, puzza d'aglio, terrone sfollato, pizzaiolo, mangiaspaghetti, Vic Damone, Perry Como, Luciano Pavarotti, O sole mio, coglione e neppure sai cantare !"

"i meridionali infatti seguitano a vivere in quartieri diversi dai padani, frequentano posti diversi e fanno lavori diversi. ovvero non si sono mai mischiati con i padani, salvo rare eccezioni.
NOI NON FAREMO LO STESSO SBAGLI DEI NOSTRI AVI di allearci con roma."


Anonimo leghista di youtube

Risposta : "Guarda che la gente scopa a differenza tua."





02/04/2007 20:30
 
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La simmilitudine sta nel fatto che bene o male, e con le dovute differenze diciamo "spaziotemporali", tutte e due le "categorie" partono dal principio della possibilità di autoannichilimento come arma di rappresaglia.

L'affermazione della differenza fra "suicidio volontario" e fanatismo assoluto è, a mio modo di vedere, erronea perche in tutti e due i casi non si contempla l'obbligo di morire ma è comunque quasi certo, o nel migliore dei casi altamente probabile; diciamo una conseguenza secondaria rispetto all'obbiettivo primario di distruggere il nemico, ed è proprio per questa sfumatura che ritengo piu vicini i Kamikaze ai sicari medievali rispetto ai seguaci di Hamas che invece usano il proprio corpo come una bomba vivente sapendo di morire sicuramente, ancora prima di mettere in atto il gesto malsano, comunque vada. In questo modo di agire si è verificato un imbarbarimento che non ha precedenti nella storia.
02/04/2007 23:47
 
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terror
sempre terrorismo era.
come concetto psicologico diciamo.
riuscire a creare insicurezza e instabilità con mezzi poco dispendiosi, mirati e veloci.
con buonapace dei poveretti che ci rimettono la pelle e la felicità dei soliti furboni poi abili a rovistare nella merda, per i loro vantaggi e con le solite connessioni che avvengono spessa a nostra insaputa.
non mi stupirebbe, anche se ne so praticamente niente in merito, venire a conoscenza di qualche connivenza strana e trasversale con questi asassini, azzardo anche da parte dei crociati.
chissà.

ciau. [SM=g27982]
03/04/2007 02:20
 
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Pubbliche relazioni con gli infedeli cristiani
Un terrorismo se non giustificabile almeno comprensibile, che colpiva in maniera selettiva i vertici del potere, nel caso degli assassini ismailiti, e gli avversari combattenti nel caso dei Kamikaze, a differenza dei moderni uomini e donne bomba che colpiscono nel mucchio proprio per generare quel terrore come strumento di ritorsione esasperato da una situazione di frustrazione, certo!, in tutti i casi comuque c'è sempre qual'cuno che rovista nella materia defecatoria per i propri tornaconti, ma questo fà parte del cinico gioco del potere, a cui nessuno in ogni tempo non ha saputo sottrarsi.

L'ordine degli assassini, malgrado la sua natura fuori dall'ordinario, non fu un fenomeno transitorio e marginale. Al contrario durò piu di un secolo e mezzo ed ebbe una parte di rilievo nel complesso gioco politico e diplomatico sia delle crociate che delle lotte intestine tra dinastie e gruppi etnici mussulmani.
Il Vecchio difatti combatteva non solo i naturali nemici dell'Islam, cioè i crociati, ma anche quei capi religiosi o politici islamici che a suo parere deviavano dai rigidi canoni della fede sciita. Talvolta, quando piu intensa ferveva la lotta fra musulmani, il Vecchio, per non trovarsi a combattere su due fronti concluse con i crociati accordi, se non di amicizia, di temporanea neutralità.
Il 28 aprile 1192 due sicari del gran maestro Rhaschid ed-Din Sinan pugnalarono a morte in una strada di Tiro il marchese di Monferrato alla vigilia della sua incoronazione a re di Gerusalemme. Incoronazione simbolica ovviamente, in quanto la Città Santa era ancora saldamente in mano ai musulmani.
Diversi altri capi crociati sia pure meno illustri, caddero sotto i pugnali degli assassini e due di questi ultimi, inviati a uccidere Federico Barbarossa giunsero fino in val padana dove vennero però catturati e giustiziati.
Nel 1194 dopo la morte di Sinan, il suo successore chiese scusa ai Franchi per l'uccisione di Corrado di Monferrato e invitò il Conte Enrico di Champagne nel castello di al-Kahf sulle montagne Nosairi

girlsoloinarabia.typepad.com/photos/7_syria/qalatalkahf.html

Qui gli fu offerto un sontuoso ricevimento, molti doni preziosi e gli fu mostrato come gli Assassini non esitassero a suicidarsi su ordine del Gran Maestro finchè Enrico, inorridito non chiese di porre fine alla dimostrazione, che consisteva nel veder precipitare adepti dalle piu alte torri al minimo gesto della mano del temibile Vecchio [SM=x1140449] .

namastè
03/04/2007 18:31
 
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Re:

Scritto da: Fulcherio 02/04/2007 20.30
La simmilitudine sta nel fatto che bene o male, e con le dovute differenze diciamo "spaziotemporali", tutte e due le "categorie" partono dal principio della possibilità di autoannichilimento come arma di rappresaglia.

L'affermazione della differenza fra "suicidio volontario" e fanatismo assoluto è, a mio modo di vedere, erronea perche in tutti e due i casi non si contempla l'obbligo di morire ma è comunque quasi certo, o nel migliore dei casi altamente probabile; diciamo una conseguenza secondaria rispetto all'obbiettivo primario di distruggere il nemico, ed è proprio per questa sfumatura che ritengo piu vicini i Kamikaze ai sicari medievali rispetto ai seguaci di Hamas che invece usano il proprio corpo come una bomba vivente sapendo di morire sicuramente, ancora prima di mettere in atto il gesto malsano, comunque vada. In questo modo di agire si è verificato un imbarbarimento che non ha precedenti nella storia.



Decisamente dissido, sono dell'avviso che corra una differenza colossale tra la certezza assoluta di morire ed un' alta probabilità.

Consideriamo poi il gesto di togliersi la vita che è decisamente differente dall'essere uccisi da terzi.

Il principio di suicidarsi in nome della fede è completamente differente dall'accettare un rischio che comporta una missione di assassinio/spionaggio o dovremmo paragonare ogni ninja, sicario, killer della storia ai kamikaze.

Anche i berserker vichinghi vivevano secondo mistiche belliche e prestavano giuramento diretto ad Odino : si rifiutava di morire di vecchiaia in quanto disonorevole ricercando volontariamente la mischia in vere e proprie battaglie suicida,
le analogie sono sicuramente presenti, ma non mi sento decisamente di definirli kamikaze, anzi quanto di piu' remoto.

La filosofia di combattere fino allo strenuo, sostenuta dai fanatici orientali ed occidentali nonchè dalle loro rispettive religioni, decisamente cozza col gesto del suicidio che viene invece interpretato come una resa.

Il concetto di farsi eplodere, sacrificare la vita per abbattere il nemico è proprio dei kamikaze giapponesi della IIa guerra mondiale i quali, poveri di risorse energetiche e gravemente sovverchiati nel numero optarono per la migliore e più efficace soluzione pratica.

Lo stesso dicasi per il suicidio palestinese sul quale innumerevoli capi islamici si sono espressi, condannandolo come qualcosa di assolutamente fuorviante dai precetti della religione islamica ed attribuendolo alla disperazione e povertà di mezzi della Palestina.


Per farla breve, non credo possano esistere termini di paragone tra un elite di assassini mistici medievali ed una serie di fanatici, per lo piu' reclutati dalla popolazione ignorante, che agiscono in maniera decisamente piu' disorganizzata.

Gli Hashishin erano impareggiabili spie, capaci di eludere le guardie del corpo di Saladino per ben due volte attraverso un campo di saraceni armati !

Se vogliamo poi alludere al fatto che di tanto in tanto si facevano catturare volutamente, bè quello è un po' il concetto di tutti gli assassini martiri, ma non credo che Gaetano Bresci sia simile ad un kamikaze.

La mistica che comporta il suicidio è completamente diversa, molto spesso non sono uomini d'elite ma poveracci cresciuti nella miseria alle cui famiglie viene promesso un mantenimento in denaro da parte dell'organizzazione attentatrice.

Non nego che possano sussistere analogie, ma è una banale generalizzazione accostare concetti tanto remoti : non si tratta di organizzati e motivati mistici che agiscono come pedine di un esercito ma disgraziati senza cognizione.

Il film "Paradise Now" è estremamente esplicativo in proposito.




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03/04/2007 18:58
 
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Re: Pubbliche relazioni con gli infedeli cristiani

Scritto da: Fulcherio 03/04/2007 2.20
Un terrorismo se non giustificabile almeno comprensibile, che colpiva in maniera selettiva i vertici del potere, nel caso degli assassini ismailiti, e gli avversari combattenti nel caso dei Kamikaze, a differenza dei moderni uomini e donne bomba che colpiscono nel mucchio proprio per generare quel terrore come strumento di ritorsione esasperato da una situazione di frustrazione, certo!, in tutti i casi comuque c'è sempre qual'cuno che rovista nella materia defecatoria per i propri tornaconti, ma questo fà parte del cinico gioco del potere, a cui nessuno in ogni tempo non ha saputo sottrarsi.

L'ordine degli assassini, malgrado la sua natura fuori dall'ordinario, non fu un fenomeno transitorio e marginale. Al contrario durò piu di un secolo e mezzo ed ebbe una parte di rilievo nel complesso gioco politico e diplomatico sia delle crociate che delle lotte intestine tra dinastie e gruppi etnici mussulmani.
Il Vecchio difatti combatteva non solo i naturali nemici dell'Islam, cioè i crociati, ma anche quei capi religiosi o politici islamici che a suo parere deviavano dai rigidi canoni della fede sciita. Talvolta, quando piu intensa ferveva la lotta fra musulmani, il Vecchio, per non trovarsi a combattere su due fronti concluse con i crociati accordi, se non di amicizia, di temporanea neutralità.
Il 28 aprile 1192 due sicari del gran maestro Rhaschid ed-Din Sinan pugnalarono a morte in una strada di Tiro il marchese di Monferrato alla vigilia della sua incoronazione a re di Gerusalemme. Incoronazione simbolica ovviamente, in quanto la Città Santa era ancora saldamente in mano ai musulmani.
Diversi altri capi crociati sia pure meno illustri, caddero sotto i pugnali degli assassini e due di questi ultimi, inviati a uccidere Federico Barbarossa giunsero fino in val padana dove vennero però catturati e giustiziati.
Nel 1194 dopo la morte di Sinan, il suo successore chiese scusa ai Franchi per l'uccisione di Corrado di Monferrato e invitò il Conte Enrico di Champagne nel castello di al-Kahf sulle montagne Nosairi

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Qui gli fu offerto un sontuoso ricevimento, molti doni preziosi e gli fu mostrato come gli Assassini non esitassero a suicidarsi su ordine del Gran Maestro finchè Enrico, inorridito non chiese di porre fine alla dimostrazione, che consisteva nel veder precipitare adepti dalle piu alte torri al minimo gesto della mano del temibile Vecchio [SM=x1140449] .

namastè



Questo caso è interessante, oltretutto suppongo che abbia ispirato moltissimo lo stregone di Conan il Barbaro di John Milius in cui il profeta, per dimostrare il suo potere mentale sugli adepti li induce a saltare da una montagna al suo cenno.

Certo si tratta di suicidio fanatico ma non lo trovo rapportabile a quello dei kamikaze palestinesi che ripeto, non agiscono per devozione ad un singolo ma per una folle condizione sociale.

Onestamente non so cosa sia preferibile, nel primo caso non si coinvolgono civili innocenti, per lo meno.




"Aspetta ! Gli uomini su quella barca chi sono ?!"

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"Italiano del cazzo, puzza d'aglio, terrone sfollato, pizzaiolo, mangiaspaghetti, Vic Damone, Perry Como, Luciano Pavarotti, O sole mio, coglione e neppure sai cantare !"

"i meridionali infatti seguitano a vivere in quartieri diversi dai padani, frequentano posti diversi e fanno lavori diversi. ovvero non si sono mai mischiati con i padani, salvo rare eccezioni.
NOI NON FAREMO LO STESSO SBAGLI DEI NOSTRI AVI di allearci con roma."


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03/04/2007 20:41
 
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Re: Re:

Scritto da: + Mather + 03/04/2007 18.31

Decisamente dissido, sono dell'avviso che corra una differenza colossale tra la certezza assoluta di morire ed un' alta probabilità.

Per farla breve, non credo possano esistere termini di paragone tra un elite di assassini mistici medievali ed una serie di fanatici, per lo piu' reclutati dalla popolazione ignorante, che agiscono in maniera decisamente piu' disorganizzata.




Infatti è per questo motivo che accosto i kamikaze ai sicari medievali, perchè in questi due casi non è obbligatorio il martirio, ma è una conseguenza quasi inevitabile dell'azione intrapresa. Se il giapponese si tuffa con l'aereo sull'obbiettivo e viene abbattuto senza morire non si rammarica per non essersi sacrificato ma perchè ha fallito il suo scopo principale, e così anche per l'assassino sciita.

L'unica analogia fra gli uomini bomba di oggi e gli assassini è la promessa di una ricompensa da ricevere nell'aldilà,
oggi le organizzazioni terroristiche si fanno concorrenza fra di loro nel cercare adepti da immolare, c'è chi promette 7 vergini e chi rilancia nel prometterne 10, ma aldilà di questo le differenze sono abissali, anche perchè i tempi sono profondamente diversi e se vogliamo peggiorati, perchè il sistema di addestramento del Vecchio era infinitamente piu raffinato rispetto a quello odierno, nell'epoca medievale non avrebbe avuto senso cercare la strage ed è per questo che si ricorreva all'assassinio selettivo commesso da personale altamente specializzato, oggi al contrario le organizzazioni terroristiche ritengono piu economico e redditizio colpire nel mucchio per l'effetto mediatico che il gesto produce.

salutoni
03/04/2007 21:02
 
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Re: Re: Pubbliche relazioni con gli infedeli cristiani

Scritto da: + Mather + 03/04/2007 18.58


Questo caso è interessante, oltretutto suppongo che abbia ispirato moltissimo lo stregone di Conan il Barbaro di John Milius in cui il profeta, per dimostrare il suo potere mentale sugli adepti li induce a saltare da una montagna al suo cenno.

DIM]



non ci crederai, ma leggendo il post procedente di fulco ho pensato la stessa identica cosa.

stavo per scriverlo, ma mi hai preceduto.

p.s.

certo che trovare 7 o 9 vergini nell'aldilà deve essere una bella impresa.
chissà come funziona poi la cosa...
ma i musulmani trapassano con l'anima o con tutto il corpo mortale? non la capisco sta questione. mi sembra un po una contraddizione, con ripetto parlando.
boh!

ciau [SM=g27982]
13/06/2007 16:16
 
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Re: Re:

Scritto da: + Mather + 03/04/2007 18.31
Anche i berserker vichinghi vivevano secondo mistiche belliche e prestavano giuramento diretto ad Odino : si rifiutava di morire di vecchiaia in quanto disonorevole ricercando volontariamente la mischia in vere e proprie battaglie suicida,



vero, anke i cavalieri teutonici avevano la stessa filosofia
13/06/2007 20:29
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: Templar 019 13/06/2007 16.16


vero, anke i cavalieri teutonici avevano la stessa filosofia



si, anche secondo me ci sono diversi parallelismi, come ad esempio in Spagna, fra i numerosi ordini o fraternitas cristinani animati dallo stesso fervore religioso degli almoravidi-almohadi, però quì si parla non tanto di fraternitas ma di sicari votati all'estremo sacrificio, che il fanatismo religioso o politico porti a gesti "eroici" di avanguardie di un ideale(pol o rel), questo è accaduto num volte(alm. credo), ma un sistema strutturato con il fine ultimo di accettazione implicita dell'estremo sacrificio presenta degli aspetti più profondi, è negare l'istinto di sopravvivenza per un ideale astratto, un gesto che coinvolge una pacca di aspetti e sfacettature.
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