HS BC 6.3: VIVERE EST MILITARE....TOPIC DELLA DIPLOMAZIA

Kiraly Gheza II Arpad, Sovrano d'Ungheria
intende rendere noto a tutto il mondo conosciuto che, a seguito delle scellerate scelte del Doge di Venezia e per ribadire la propria contrarietà a simili e spudorati affronti verso la Cristianità, con effetto immediato è stato siglato, tra il popolo Ungherese e il Sacro Romano Impero, un accordo di non belligeranza della durata di anni 5 (10 turni)
Che questo, cosi come gli accordi siglati da altri popoli, sia un monito per il Doge!!

+ Nel nome della Santa ed Indivisibile Trinità, Alfonso per grazia divina Re d'Aragona, Re di Valencia e Signore di Provenza,

Poiché se l'eresia è un immondo serpente che striscia nell'ombra delle anime atossicandole con il veleno della sua falsità e così facendo infrange l'ordine voluto ed amato da Cristo; e se è peccato nominare invano il nome del Salvatore e blasfemia darGli delle attribuzioni che non corrispondono al vero, ma che sono frutto delle farneticazioni del Demonio, è altrettanto vero che lasciarli parlare in modo che diffondano le loro turperie in ogni dove, lasciare che travino i semplici affermando che fu il Demonio e non Dio a creare il mondo e che il Sommo Pontefice siede sul trono di Satana, è altrettanto ignobile e peccaminoso che affermarle Noi medesimi,

Pertanto, Noi, Alfonso, quarto del nostro nome, per grazia divina piissimo Re d'Aragona, Re di Valencia e Signore di Provenza, rispondendo alle parole del Pontefice Gregorio per il quale è compito di ogni cristiano eradicare il male in ogni sua forma e accidente, mossi da pietà ed amore filiale per Cristo, con la ferma intenzione di riportare la Sua verità nelle terre che erano cadute nelle tenebre dell'errore, abbiamo sconfitto l'eresiarca Raimondo il Cataro, folle seguace di Satana, e Ci apprestiamo a governare sulla contea di Tolosa con quella pietà e devozione che gli è sempre mancata.

Così facendo, affermiamo con la verità dinnanzi agli occhi, che l'immonda piaga dell'eresia Catara oggi non esiste più e quelle terre che prima vi erano aggiogate come bestie o schiavi, ora gioscono sotto la guida del Sommo Pontefice che a Roma risiede, unico vicario di Cristo in terra.

Segnato da Alfonso piissimo Re d'Aragona, Re di Valencia e Signore di Provenza.

Io, Iacobus da Vinegia, cancelleriere del Regno sottoscrivo e confermo.

Anno di Grazia MCLX, indizione III, regnante Alfonso quarto del suo nome, piissimo Re d'Aragona, Re di Valencia e Signore di Provenza, anno di regno VI

L'Imperatore di Tutti i Romani rende noto l'inizio dell'assedio della città di Venezia, come estrema mossa al fine di concludere la guerra causata dalla presa di Verona, città imperiale fin da quando il nostro illustrissimo avo Carlo Magno la prese nell'Anno Domini 773 d.C. da mani longobarde.

In fede

Kaiser Corrado Wittelsbach

In seguito al rovesciamento di potere all'interno della respublica Veneziana il potente Basileus ha deciso di riprendersi con la forza le città dalmate che fino a pochi anni prima appartenevano al suo impero,dichiarandole guerra.

In seguito alla prematura fine del vecchio Imperatore, offro un'ultima possibilità a Venezia soprattutto per via della pressione del Papa, ma deve ricordarsi che anche la pazienza di un Imperatore ha i suoi limiti.

Il patto è cambiato per via della vostra difficoltà, l'impero vi offrirà una tregua in cambio di un pagamento di 3.000 monete d'oro, pagabili in comode rate di 1.100 monete d'oro per 3 semestri, interessi inclusi.
Per stipulare questa tregua sarete voi a contattarmi.

Avete tempo fino alla scadenza della tregua, ovvero fino all'inverno del 1165. In caso di un rifiuto o di un mancato colloquio nulla fermerà l'Imperatore, neanche un futuro richiamo da parte del Papa stesso.

Chiedo al Console Pisano ed al Re Normanno di ritardare qualunque offensiva iniziata o da iniziare ed al Basileus di non interferire sulla questione "Venezia"

Spero che le mie parole siano ascoltate, in fede l'Imperatore.

Nobile Imperatore

La Polonia è felice di sapere che alla guida di un così potente Impero vi sia un sovrano che preferisce la via diplomatica alla mera conquista, nonostante ne abbia pieno diritto. Informiamo vossignoria, e tutti gli altri sovrani che il popolo Veneziano si trova nell'anarchia totale, in quanto non vi è alcuna figura ad esercitare il potere, tanto che tutti le regioni veneziane autonomamente decidono del loro destino stando asseragliati i vari piccoli eserciti nei capoluoghi. Ragion per cui il vostro appello rimarrà sicuramente inascoltato per quanto lodevole.

Ma le vostre parole ci danno spunto per un'altra questione, ovvero l'ingerenza bizantina nell'area. Difatti alcuni fuoriusciti veneziani ci hanno informato che tutte le città della costa dalmata sono sotto assedio romeo, sino all'importante castello di Pola.

Noi polacchi c'invischiamo in tale questione non per rivendicare, ma per perorare la causa di un'altra nazione a noi amica, ovvero il popolo magiaro che avrebbe maggior diritto sul castello, in quanto la crisi veneta ha messo in discussione diverse alleanze dell'area in questione.

Ergo io Rex Bolesalus IV Piast di Polonia v'invito a lasciare l'assedio di Pola alle truppe magiare, in modo tale da equilibrare le forze dell'area.

Nobile Kaiser
Vi annunciamo che con le nostre truppe stiamo recuperando i territori che appartenevano al nostro impero fino a pochi anni prima,quindi abbiamo tutti i diritti su quei territori.
Riguardo alla proposta del saggio re polacco,gli rispondiamo che abbiamo già stipulato un'accordo di scambio città con il nostro alleato Rex Magiaro
In fede
Basileus Manuele Comneno

I popolo Magiaro Saluta con piacere le nobili parole del Sire Polacco fiero amico del nostro popolo e lo ringrazia sentitamente per la posizione presa a nostro favore riguardo alle vicende del castello di Pola.

Come però il Basileus dice abbiamo intavolato trattative che a dire il vero ancora non sono sfociate in accordo stipulato, ma stiamo valutando come poter garantire al nostro popolo uno sbocco marittimo senza necessariamente sguainare le spade.

Crediamo che la via diplomatica porterà nelle zone in questione la giusta stabilità affinche tutti i popoli coinvolti n quanto confinanti con l'ormai ex repubblica Veneziana, possano dirsi soddisfatti di come la vicenda vada concludendosi.

In fede
Kiraly Gheza II Arpad, Sovrano d'Ungheria

Quello che mi preoccupa è la questione "Venezia", con gli Ungheresi che cercano di avere uno sbocco sul mare ed i Romei che vogliono rivendicare i territori che gli appartengono c'è il rischio che Venezia diventa la mela della discordia.
Anche se a mio avviso i Romei hanno perso il diritto di reclamare la Parte Occidentale dell'Impero Romano da quando c'è stato lo scisma, spero che non prendiate queste parole come un insulto saggio Basileus.
Appena sarà possibile vi invierò un emissario per iniziare ad instaurare dei prolifici rapporti commerciali.

In fede l'Imperatore

+ Nel nome della Santa ed Indivisibile Trinità, Alfonso per grazia divina Re d'Aragona, Re di Valencia e Signore di Provenza,

Poiché se è vero che il Fiume che si divide in molti rami, dapprima diventa ruscello e poi infine si secca, portando carestia e miseria laddove prima vi era solo opulenza e ricchezza, dacché questo è il risultato della discordia, orribile artifizio del Nemico, sulle pecorelle del Signore, è parimenti vero quanto asserisce il Salvatore, ossia che a coglier la Zizzania si rischia di rovinar anche il grano seminato con impegno e fatica e che, quando e l'uno e l'altra saranno maturi, solo allora, cogliendoli, si potrà evitare che l'eradicare la mala erba danneggi anche il buon frutto,



Pertanto, Noi, Alfonso, quarto del nostro nome, per grazia divina piissimo Re d'Aragona, Re di Valencia e Signore di Provenza, osserviamo sgomenti quanto sta avvenendo in Italia, non tanto perché i Nostri interessi ci portino fin là, ma perché temiamo che sovrani grandi e potenti infrangano la mutua concordia a cui Cristo li ha destinati, in una guerra rovinosa ed empia che vedrebbe, non contro i nemici di Cristo il ferro sguainato, ma tra fratelli dello stesso amorevole Padre.
Così ci proponiamo come Arbitri, a prova della Nostra imparzialità sia la lontananza degli affari trattati e la solidità della Nostra Fede in Cristo, tra i due contendenti, il Regno dei Magiari e quello dei Roméi, affinché, con la Nostra mediazione, si possa risolvere ciò che non è dato né all'acciaio né al fuoco mettere a posto.

Confidando nella magnaminità dei nobilissimi contendenti e nel favore della Divina provvidenza,


Segnato da Alfonso piissimo Re d'Aragona, Re di Valencia e Signore di Provenza.

Io, Iacobus da Vinegia, cancelleriere del Regno sottoscrivo e confermo.

Anno di Grazia MCLXII, indizione V, regnante Alfonso quarto del suo nome, piissimo Re d'Aragona, Re di Valencia e Signore di Provenza, anno di regno VIII

Nobile Signore di Aragona

le vostre parole sono quanto mai cariche di intenzioni mal interpretate da vostra signoria.
Tra il popolo Magiaro e il Basileus non corrono atro che buonissimi rapporti, ragion percui la situazione non è affatto tesa come nelle vostre parole può apparire agli occhi di cristo e degli imperatori del mondo conosciuto.

Vedrete nobile signore che tutto si risolverà nel migliore dei modi e senza spargimento di sangue per cui ne Noi e tantomeno Voi e tutta la cristianità, dovrete temere l'ira divina.

In fede
Kiraly Gheza II Arpad, Sovrano d'Ungheria

Annunciamo a tutte le genti d'Europa ed Oriente che la giovane Principessa Alice Capeto, figlia del Principe Roberto il Grande, si è oggi unita in matrimonio con il valoroso Trancredi di Lecce Altavilla, erede al trono del potente regno normanno di Sicilia!

Il Califfo di Baghdad annuncia a tutte le corti che l'ostilità scoppiata col Regno di Georgia è solo formale e concordata, per un dovuto scambio di fortini in terra armena. Le due nazioni restano alleate e riconcluderanno al più presto il precedente accordo.
Che Allah il misericordioso illumini le vostre vie.

La "guerra" è già conclusa :)

Salve miei Re
Volevo presentarmi a voi, sono il nuovo Re Crociato , il nostro unico Signore mi ha scelto per difendere le terre dove Lui è nato da ogni infedele che vuole entrare in possesso!
La mia è una missione di pace e di diplomazia, vogliamo che ogni infedele possa abbracciare il cattolicesimo come sua unica religione e abbandonare il paganesimo!
Manterrò tutti i precedenti accordi presi senza venir a meno! Ma per i nuovi dovremmo discutere. Per ogni infedele che vuole attraversare il Territorio del Nostro Signore dovrà pagare una tassa 50 bisanti per ogni turno. Tutti i Cristiani potranno entrare nel territorio senza dover pagare nulla.
Questo è tutto. La pace sia con voi.

franky317, 17/10/2012 16.17:

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Salve miei Re
Volevo presentarmi a voi, sono il nuovo Re Crociato , il nostro unico Signore mi ha scelto per difendere le terre dove Lui è nato da ogni infedele che vuole entrare in possesso!
La mia è una missione di pace e di diplomazia, vogliamo che ogni infedele possa abbracciare il cattolicesimo come sua unica religione e abbandonare il paganesimo!
Manterrò tutti i precedenti accordi presi senza venir a meno! Ma per i nuovi dovremmo discutere. Per ogni infedele che vuole attraversare il Territorio del Nostro Signore dovrà pagare una tassa 50 bisanti per ogni turno. Tutti i Cristiani potranno entrare nel territorio senza dover pagare nulla.
Questo è tutto. La pace sia con voi.

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Il Re cristianissimo di Polonia et Lituania da il benvenuto al nuovo piissimo re di Gerusalemme.....possa la vera ed unica fede illuminare sempre le sue scelte!

Benvento signore dei Crociati

in fede
Kiraly Gheza II Arpad, Sovrano d'Ungheria

Il cristianissimo Re di Georgia porge il suo augurio di pace e prosperità!

Il Basileus porge i suoo saluti al nuovo custode del santo sepolcro
in fede
Basileus Manuele Comneno